Monday, March 15, 2010

Apple, Poste e copyright

Stamattina nella cassetta della posta (quella vera) ho trovato una busta con la pubblicità di Posteitaliane e dei loro servizi per le imprese.

Visto il retro della busta ho pensato: "Wow!!! Avranno fatto qualche accordo con Apple, chissà magari anche per accedere ai servizi PosteItaliane via iPhone"....

Apro la busta....leggo il depliant e mi accorgo che non c'è parola su Mac, iPhone o altre mela-servizi: si è trattato solo di un rip del design di un iMac per attrarre l'attenzione.

Ed eccoci alla solita domanda che accompagna i miei post.

Visto che nè sulla busta, nè nel depliant non c'è menzione di marchi, di Apple, di copyright, o robe simili mi chiedo se pure io posso fare una foto al mio iMac, togliergli il marchio della mela e usarla per tutti gli scopi pubblicitari che mi pare per attrarre potenziali clienti verso la mia impresa :-)

Tuesday, March 02, 2010

Nuovi pannelli solari

Un gruppo di ricercatori del California Institute of Technology (la Caltech), finanziati dalla BP e dal dipartimento del governo USA per l'energia, ha inventato e realizzato delle celle solari fotovoltaiche con l'uso di una nuova tecnologia.

A differenza della maggior parte dei pannelli che abbiamo sopra i tetti, o nelle mini calcolatrici, che sono costituiti completamente di una pellicola cristallina di silicio, l'invenzione della Caltech è basata su una matrice di fili immersa in un substrato di plastica flessibile.

Immaginate una pellicola di plastica trasparente (polimero) all'interno della quale è immersa una matrice di microfili in silicio, allineati perpendicolarmente alla superficie e lunghi quanto lo spessore della pellicola stessa. Giusto per avere un'idea, si tratta di elementi lunghi meno di 100micron e con un diametro di 1 micron.

L'innovazione sta proprio nell'usare una matrice puntiforme anziché una pellicola interamente fatta in silicio. E le proporzioni sono promettenti: per costruire un pannello Silicon Wire Arrays (questo è il nome della tecnologia) è necessario solo il 2% di semiconduttore in silicio, mentre il restante 98% è semplice plastica. Altro punto positivo è che l'efficienza di conversione di questi pannelli si attesta tra il 15 e il 20%, al pari dei pannelli attualmente sul mercato.

Facciamo un po' di conti: la gran parte del costo di produzione di un pannello fotovoltaico è dovuta proprio alla pellicola di cristallo di silicio. In natura si trova tantissimo silicio, ma sotto forma di ossido di silicio, e per farne una pellicola cristallina estrarre il silicio puro, e quindi far reagire l'ossido (bruciarlo) con del carbone a 1700°C. Insomma alla fine dei conti, per ottenere una tonnellata di silicio, dobbiamo immettere nell'atmosfera una tonnellata e mezza di anidride carbonica (alla faccia dell'energia pulita del sole).

La tecnologia Silicon Wire Array non è per sé rivoluzionaria, ma utilizza il 98% in meno di silicio rispetto ai pannelli che mettiamo oggi sui tetti….sicuramente non costerà il 98% in meno…ma già se costassero la metà sarebbe un ottimo risultato :-)

I ricercatori hanno prodotto celle dell'ordine dei centimetri quadrati, adesso si sta lavorando per renderle più grandi.

Come al solito io ho tante domande: quando e dove potrò comprare un pannello SWA?

Nel 2007 sentii parlare di produzione in Italia di pannelli a Tellururo di Cadmio, grazie anche a finanziamenti del ministero dell'Ambiente, qualcuno ha visto sul mercato questi pannelli made in Italy o dobbiamo mandarli a comprare in Germania?

Se sei interessato, clicca qui per leggere il comunicato stampa della Caltech.