Friday, December 16, 2016

Parafrasi di un post di Beppe Grillo

Qualche giorno fa, con la crisi di governo in corso, e le consultazioni prima del Presidente e poi di Gentiloni, mi sono chiesto cosa ne pensasse il Movimento 5 Stelle, e quale migliore fonte se non quella del Blog di Beppe Grillo. Apro il sito e trovo questo post: http://www.beppegrillo.it/2016/12/un_flashmob_per_la_democrazia.html

Appena ho cominciato a leggerlo ho trovato un'estrema difficoltà a comprenderlo, probabilmente perché non sono abituato al linguaggio usato da Grillo. Immagino che molti italiani siano nella mia stessa condizione, così tento di darne la mia interpretazione.

Il post ha come titolo "Un flashmob per la democrazia", che non richiede grossi sforzi di interpretazione: un flashmob, come molti sanno, è un assembramento di persone fatta spesso all'ultimo momento, senza carattere di lunga premeditazione, senza grossa organizzazione, e spontanea, la cui ragione è quella di manifestare o compiere azioni mirate. Il raduno in genere si dissolve altrettanto rapidamente. Il titolo indica dunque che l'idea è di organizzare questa mobilitazione per la democrazia.

"Queste che vanno avanti in queste ore non sono consultazioni, ma un'invasione degli ultracorpi: potrebbero anche non finire mai i primi ministri già pronti nel paradiso sotterraneo delle banche. Noi abbiamo deciso di non partecipare a questa sceneggiata."

Parafrasi:
"Non sono d'accordo su ciò che sta facendo il Presidente della Repubblica: non so dare delle ragioni sensate, e quindi preferisco offendere l'operato di chiunque la pensi diversamente da me, accusandoli di essere al soldo dei banchieri. Non partecipiamo a questo evento istituzionale."

Analisi:
Cercando di entrare nel merito dell'insulto, è interessante l'uso dell'accostamento con gli Ultracorpi: personaggi di un film degli anni '50, extraterrestri che, durante il sonno, sostituiscono gli esseri umani con esseri privi di sentimenti. Altrettanto interessante è comunicare ai propri lettori il messaggio che le consultazioni siano una sceneggiata e non un momento istituzionale di grande importanza per il paese e per l'esercizio della democrazia. Altrettanto interessante è il riferimento ai banchieri che secondo l'autore manovrano le nostre istituzioni democratiche, affermazione priva di senso ma che fa molta presa su un determinato target di persone, in sintonia con le incessanti accuse mosse negli ultimi anni dal M5S a Maria Elena Boschi.


"Non importa quali e quanti avatar usa e getta potranno occupare la posizione di primi ministri attraverso manovre di palazzo; ciò che a noi importa è la sovranità popolare che vogliamo difendere. Il palazzo non vuole prendere atto del no di 20 milioni di italiani e quindi noi da quel palazzo siamo pronti a uscire per andare ad ascoltare le ragioni dei cittadini, di quelle dei partiti non ci interessa nulla."

Parafrasi:
  "Secondo me questa legislatura continuerà fino alla fine naturale, e ci potrebbero essere altri governi oltre a questo, ma a me non importa molto; ciò che noi vogliamo difendere è la sovranità popolare. Il rispetto delle norme costituzionali di questa Repubblica impedisce al Capo dello Stato la facoltà di sciogliere le camere perché 20 milioni di elettori hanno scelto di non cambiare la Costituzione, e quindi noi siamo pronti a continuare a fare quello che abbiamo sempre detto di fare, ovvero ascoltare i cittadini. Non ci interessa ascoltare ciò che dicono i partiti [n.d.r. seppure i propri rappresentanti in parlamento siano stati democraticamente eletti dal popolo, e nonostante ne siano portavoce]."

Analisi:
Qui entra in gioco l'uso del grassetto, il cui scopo è quello di cominciare a dare dei suggerimenti ai propri lettori su quali termini utilizzare come tam-tam sociale e mediatico. Ed infatti abbiamo ascoltato tutti in TV le dichiarazioni del vicepresidente della Camera indicare Gentiloni come "avatar" di Renzi. In questo passo, si continuano a dare imbeccate ai lettori: innanzi tutto etichettare il primo ministro come illegittimo (manovre di palazzo)."


"I parlamentari 5 Stelle usciranno da quella fabbrica di prestanome della democrazia e compariranno in una città del Paese. La voce del popolo inascoltato ci esorta a prendere fisicamente posizione al fianco degli italiani traditi."

Parafrasi:
"I portavoce (si, insomma, i parlamentari come li chiamate voi) 5 stelle, nonostante siano stati eletti per dare voce al popolo in parlamento, non si presenteranno in Parlamento, ma si recheranno da qualche altra parte. Coloro che hanno votato No al cambio della Costituzione, in realtà volevano cambiare altre cose, che l'iter Costituzionale e l'ordinamento delle leggi di questo stato non permette di fare, per cui noi andremo li' a dare loro man forte."


"Loro continuino con le loro consultazioni, con i loro riti tristi, triti e ritriti, con le loro sceneggiate. Continuino pure con la loro invasione di ultracorpi, noi compariremo in una piazza d'Italia e terremo lì una seduta parlamentare: sarà un Flash Mob per la Democrazia dove a parlare e ad essere ascoltati saranno i cittadini."

Parafrasi:
  "Gli altri rappresentanti del popolo, e le cariche istituzionali, continuino pure a fare il proprio dovere, seppure finto, noioso e ripetitivo. Noi, a scapito del mandato che ci è stato conferito dai nostri elettori, andremo in piazza e costituiremo una "seduta parlamentare", anzi meglio cosi': ci saranno solo quelli del nostro partito ["cittadini"], potremo deliberare senza opposizione e senza qualcuno che la pensi diversamente da noi."

Analisi:
  Credo che sia uno dei passi più infelici della storia del nostro paese: organizzare una seduta parlamentare fuori dal nostro Parlamento. Benché possa essere etichettata come una trovata populista, l'affermazione ha una forte valenza antidemocratica ed anticostituzionale proprio perché non solo si fa capire che non viene riconosciuto più il ruolo del parlamento, come luogo del dialogo e centro della discussione politica, ma addirittura lo si scavalca spostando il dialogo in altri luoghi sostituendolo.


"Entro il 24 gennaio organizzeremo una grande manifestazione per la dignità dei cittadini. Domani partirà il countdown. È ora di applicare l'articolo 1 della Costituzione che abbiamo difeso: la sovranità appartiene al popolo!"

In questo ultimo paragrafo il blog deve essere il più cristallino possibile, visto che si tratta di dare istruzioni ben chiare, ed infatti non serve alcuna parafrasi. Dopo aver informato sulla manifestazione, l'autore, con una tecnica che spesso viene usata dai 5 stelle, cerca un endorsement a quanto propone di fare, "dare dignità ai cittadini" facendoli parlare ed ascoltandoli (come si indica nel paragrafo precedente). A conclusione, per dare più peso all'invito si cita la difesa della seconda parte dell'articolo 1 della Costituzione, ovvero vengono usate le parole "sovranità" e "popolo" che trova tutti d'accordo.

Cosa ho imparato nel leggere ed approfondire quel post:

  1. il linguaggio di Grillo è pieno di enfasi, di doppi sensi, di cose dette e non dette
  2. si cerca di far passare il messaggio che gli organi istituzionali non siano legittimati ad esistere e quindi ad operare
  3. altro punto importante è l'idea che il popolo non sia stato ascoltato, e sia stato addirittura tradito (probabilmente dalle istituzioni o dai partiti, questo non è chiarissimo).
  4. il tono è irrimediabilmente tragico, crea un clima di sfiducia nelle istituzioni e in chi le rappresenta
  5. questo tono trasmette un (e catalizza il) grande malcontento e contribuisce a far aumentare la rabbia in chi evidentemente ha ben altri problemi

Insomma, potrei sbagliarmi in quanto non sono un attento analista delle dinamiche politiche e parlamentari di questo paese; se non altro ho provato a tradurre in parole sensate quelle che messe giù cosi' sembrano delle frasi senza senso o dettate da una facile demagogia... o magari... propaganda.

Questa la mia interpretazione.